Ogni giorno la storia si ripete, assistiamo inermi ad atti delinquenziali che continuano ad alimentare un clima di insicurezza ma anche di paura. La gente, gli operatori commerciali, tutti chiedono a gran voce che si intervenga, che si faccia qualcosa, che si faccia di più. Omicidi, lupara bianca, furti e rapine, attentati, uso delle armi da fuoco oramai costante. Già nelle settimane scorse c’era stata una iniziativa di associazioni, movimenti e cittadini che hanno chiesto al sindaco di condividere una azione di mobilitazione per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni preposte alla sicurezza, una reazione forte della comunità. Nulla, nessun riscontro da parte del primo cittadino che induce a pensare che non serva la partecipazione. Canosa ha tanti problemi da risolvere. Questo però non giustifica l’assenza su tanti temi importanti. Semmai, proprio il mancato intervento, tempestivo o quotidiano che sia, incancrenisce le questioni non fronteggiate o insolute. La responsabilità che come cittadino e come rappresentante della collettività mi induce sempre a pensare ad un coinvolgimento imprescindibile delle istituzioni pubbliche, non può condizionare all’infinito se non si vuol cedere alla passività. Con o senza il sostegno dell’amministrazione comunale, sarò personalmente in piazza per le iniziative che si vorrà intraprendere. E’ necessario sollevare questo velo di silenzio che ammorba, che ci confonde e che ci può rendere omertosi agli occhi altrui. Canosa deve reagire e chiedere molta più attenzione da parte degli organi a tutela della sicurezza. Il prezioso lavoro svolto da quanti si impegnano giornalmente per rendere Canosa più interessante, vivibile ed ospitale, non può essere messo a repentaglio da bande di delinquenti e da un atteggiamento lassista che fa perdere di credibilità nella istituzione locale che suo malgrado rischia di diventare in un qualche modo complice.
Il Consigliere Regionale Francesco Ventola


































