Alla stazione ferroviaria di Barletta(BT), alle ore 19,30 di sabato 19 dicembre 2015 è giunto il treno Trieste-Lecce con gli Scout di Trieste, portatori da Vienna della Luce della Pace di Betlemme. Ad accogliere la Luce della fiammella che arde nella Grotta della Natività a Betlemme, in un clima di gioiosa amicizia, di stupore, di attesa, di consegna, di messaggi, erano presenti gli Scout di Canosa, gli alunni di Classe 4^ dell’Istituto Comprensivo Statale “Mariano–Fermi” di Andria, guidati dalle maestre Nunzia Leone di Canosa e Angela Acquaviva, accompagnati dai loro genitori. Quest’anno ricorre il ventennale della Luce di Betlemme diffusa in Italia da Trieste, con il sostegno di Trenitalia e per l’occasione è stata pubblicata una cartolina con un giornalino, che si può richiedere al sito ufficiale. Il treno quest’anno per problemi tecnici ha sostato per molto tempo al terzo binario della Stazione di Barletta con la luce consegnata, che si è accesa nelle lampade e nei ceri portati dagli Scout di Canosa e di San Ferdinando e dai bambini di Scuola, mentre nello stupore del Natale è giunto un pastore nella persona del maestro Peppino Di Nunno con un mantello di lana, un campanaccio e un bastone da guida per il gregge. Lo stesso maestro in diretta dalla storia si presenta nella gioia di piccoli e grandi: “Sulle vie di Betlemme i pastori nella notte santa, invitati dagli Angeli dicevano fra loro – andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere – (Vangelo di Luca, cap. 2, v. 15; et pastores erant in regione eadem vigilantes). C’erano anche pastori con pecore e lane pregiate a Canosa dai tempi dell’Antica Roma; giunsero pastori sulle vie della Transumanza e qui giungo fra di voi con la piroccola, bastone che ho ricercato, studiato e trovato quest’anno. Sentiamoci tutti Pastori di Betlemme con questi bei bambini pastorelli nel cuore e nelle mente. Anche il Vescovo e il Papa sono dei Pastori”.
In coro, come in una preghiera sotto le stelle, diciamo “sì” al Natale, “perché è vero, perchè è bello, perché è buono!”, come direbbe Papa Francesco. In coro davanti al treno fermo abbiamo cantato il classico inno che accompagna il rito della consegna a Barletta della Luce di Betlemme: “quanno nascette Ninno a Bettalemme, era notte e parea miezi juòrno…”. È un canto popolare che risuona tra terra e cielo e che si ricompone all’ingresso della Stazione ferroviaria di Barletta dal 2003, tra lo sguardo dei viaggiatori, che fermano i passi e chiedono dell’evento: “che cos’è?”. Gli Scout di Canosa ritornano nella Parrocchia di Maria SS. Assunta per un momento comunitario con il Parroco e Assistente Don Michele Malcangio. I bambini restano, porgendo la lettura di pensieri e riflessioni e cantando insieme “Tu Scendi dalla stelle”, sulle vie evocate delle tradizioni popolari. I nonni raccontano che arrivavano dai monti anche a Canosa le “ciaramelle” ed annunciavano a metà Dicembre il Natale per le case, le strade, le chiese e le scuole. Erano gli zampognari che diffondevano lo stupore del suono di Natale, “suono di chiesa, suono di chiostro, suono di casa, suono di culla…”. Così scrive a fine Ottocento il poeta Giovanni Pascoli nella poesia “Le ciaramelle”: “Udii tra il sonno le ciaramelle, / …Sono venute dai monti oscuri / le ciaramelle senza dir niente”. Una madre si commuove, mentre un piccolo di quattro anni, mostra con le dita la sua età, evocando il volto del neonato di Betlemme, del Bambinello che ha datato la storia delle nostra civiltà e ancora oggi annuncia pace e amore nella povertà della sua culla e nella divinità del suo cuore. Anche fra tante oscurità e lacrime, JUBILATE…È NATALE! Anno del Signore 2015.
Siamo Ambasciatori della Luce di Betlemme.
Buon Natale!
Scout Canosa di Canosa di Puglia
maestra Nunzia Leone e maestro Peppino Di Nunno
