Noi dell’ IDV, non intendiamo essere strumentalizzati da certa politica che tende a cogliere il dissenso in senso distruttivo e non costruttivo.
In un normale Paese democratico le posizioni diverse, anche in ambito di una maggioranza di governo emergono, anzi devono emergere non solo all’interno della compagine che guida una nazione, una regione o una città ma anche all’attenzione dell’opinione pubblica, di quei cittadini che, con il loro voto, hanno dato mandato a qualcuno di rappresentarli, ciò al fine di ricercare una sintesi di crescita e di ritrovare “la rotta smarrita”. Sempre in quest’ottica si è mossa la comunicazione dell’Italia dei Valori !
Il Palazzo di cristallo è stato il cavallo di battaglia di tutta la coalizione in campagna elettorale, perché rendere conto ai cittadini è il dovere morale della politica, da qualunque parte essa stia.
Pertanto, apprezziamo l’affermazione del Dott. Agostino Cafagna , commissario del PD locale, quando dice, nel suo articolo del 24 ottobre, che “il dissenso spontaneo è un contributo civico costruttivo e non un affronto al sistema di potere del momento”, affermazione perfettamente in linea con la manifestazione del dissenso all’operato del Governo di alcuni Dirigenti Nazionali del PD, nonché onorevoli, che hanno sfilato a fianco dei lavoratori della CGIL.
Tuttavia, non condividiamo l’analisi. Se da una parte il Dott. Cafagna di Barletta ricorda e ipotizza che al ballottaggio, avendo sovvertito il pronostico, il Sindaco non avrebbe esercitato liberamente il suo potere di agire perché vincolato alle ” imposizioni” dei partiti, dall’altra ritiene che, per riprendere il suo potere, il Sindaco, a metà percorso, abbia sentito la necessità di tornare al punto di partenza per recuperare il potere politico di agire in piena libertà. Qualcosa non quadra perché, in questa personale analisi, omette di dire che intanto si erano dimessi improvvisamente per motivi di lavoro due assessori del PD, mentre era in corso un consiglio comunale l’otto settembre. Omette di chiarire perché, dopo 42 giorni, un assessore rientra al proprio posto come nulla fosse successo e l’altro no. Omette di spiegare perché la maggioranza non ha eletto neanche un consigliere provinciale di Canosa, nonostante fosse candidato un consigliere comunale di maggioranza del PSI. Non intendiamo entrare nelle strategie comunicative in casa altrui, ma noi riteniamo che sia prioritario rendere conto a coloro che hanno espresso il consenso e hanno dato il potere di amministrare la Cosa Pubblica : i Cittadini.
Per quanto riguarda il partito dell’ IDV, dei nostri consiglieri e dei nostri assessori possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che la lealtà al Sindaco e alla coalizione di governo della Città sia stata ampiamente dimostrata con l’assidua presenza nei Consigli , con la difesa dell’operato dell’amministrazione, con l’impegno proficuo profuso dagli assessori, con la lealtà dei comportamenti, con la critica diretta e serrata, sempre volta al perseguimento degli obiettivi di governo.
Ma, al di sopra di ogni dichiarazione di lealtà istituzionale abbiamo sempre posto il rispetto della nostra Costituzione, delle leggi, della “identità” politica di ciascuno e del diritto sacrosanto dei cittadini di conoscere quello che accade nel Palazzo al fine di giudicare l’operato degli eletti .
E’ auspicabile che al giro di boa di metà mandato, si dia lo slancio necessario per facilitare la realizzazione del nostro programma attraverso gli strumenti della partecipazione, della condivisione, del confronto costruttivo sulle proposte e su quelle che potrebbero provenire dalla società civile alla quale dobbiamo riservare ampi spazi di partecipazione come garantito nel nostro programma.
Coordinamento IDV -Canosa
