L’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Puglia, Debora Ciliento, ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci di Minervino Murge, Maria Laura Mancini, e Spinazzola, Michele Patruno, per un confronto con RFI, il Regionale di Trenitalia e gli uffici del Dipartimento regionale Mobilità sulla riattivazione e il destino della linea ferroviaria Barletta-Spinazzola e sui servizi sostitutivi su gomma al momento attivi. La prima necessità evidenziata dai sindaci è stata quella di rimodulare orari e numero di corse nei collegamenti su gomma. Trenitalia ha dato disponibilità a rivisitare gli orari esistenti in particolare per garantire a Barletta le coincidenze con le Frecce, a valutare tragitti o fermate che possano ridurre i tempi di percorrenza e soprattutto a potenziare le corse nei giorni festivi passando da due a cinque coppie di autobus e riducendo di una le 12 coppie operate in settimana.
Per quanto riguarda la riattivazione della linea Barletta-Spinazzola, interessata dai lavori di elettrificazione nella tratta Barletta-Canosa di Puglia gestiti da RFI, è stato chiarito che il progetto finale prevede un modello di esercizio così organizzato: bus da Spinazzola e Minervino Murge fino a Canosa con prosecuzione in treno da Canosa verso Barletta-Bari-Fasano. Dal tavolo però emersa la necessità di valorizzare il collegamento ferroviario diretto da Barletta a Spinazzola, poiché per il bacino d’utenza dei Comuni di Minervino Murge e Spinazzola è Barletta il vero e proprio hub intermodale, che tra le altre cose garantisce l’interconnessione con Ferrotramviaria e quindi la possibilità di raggiungere non solo la stazione di Bari Centrale ma soprattutto l’aeroporto Karol Wojtyla di Bari.
“Abbiamo avviato un dialogo, che verrà esteso anche al Comune di Canosa di Puglia e alla Provincia Bat, per avvicinare l’offerta del servizio TPL su gomma alle esigenze rilevate dall’utenza e dai rappresentanti delle realtà territoriali – ha detto l’assessore regionale Debora Ciliento -. Del resto ci apprestiamo ad adottare il nuovo Piano Triennale dei Servizi ed è quindi importante avere idee sempre più chiare sui servizi aggiuntivi o integrativi su gomma e sul destino dell’infrastruttura ferroviaria Canosa-Spinazzola. Io ritengo che se c’è un’infrastruttura ferroviaria, che fino a qualche tempo fa funzionava ed era anche molto utilizzata, bisogna recuperarla e valorizzarla. Ecco perché apriremo anche a questo proposito una riflessione con il Gruppo Ferrovie dello Stato.”
