“Se è un sogno svegliateci!” Sarebbe il caso di dire da canosino, guardando la classifica del Girone A di Prima Categoria di calcio pugliese, al termine della 14^ giornata. Il testa a testa è serrato tra Canusium Calcio e Virtus San Ferdinando, ma i rossoblu non sembrano avere alcuna intenzione di “mollare l’osso” del primato in classifica. Dopo un avvio di campionato non proprio brillante, con una vittoria e tre pareggi in 4 gare, la macchina Canusium sembra essersi trasformata in una autovettura perfetta. Il merito di tutto ciò va certamente attribuito a chi ha avuto il coraggio, sin dall’inizio, di mettere su un progetto lungimirante e giovane. Alla società rossoblu evidentemente piace il rischio della scommessa, infatti ha subito sostenuto la scelta del DS Chiara, di affidare la panchina a Michele Pensa, che da pochi mesi aveva appeso gli scarpini al chiodo.
Ad un mister alle “prime armi”, non si poteva che affiancare un gruppo giovane, caratterizzato da una età media di 22.9 anni. Qualcuno magari si chiedeva: “il caldo estivo starà facendo impazzire il direttore sportivo?” Invece pare di no, nessuno è andato su di giri ai vertici rossoblu, era tutto programmato e sta andando tutto secondo i piani. Di questo ne sarà felice la società e tutti i tifosi, che fino ad oggi non hanno fatto altro che esultare per ben 11 vittorie su 14 gare, senza mai uscire sconfitti dai 90 minuti. Risultati che meritano attenzione e che hanno acceso i riflettori sul lavoro di mister Pensa, che non si è dimostrato di certo un “allegriano” che si accontenta del “corto muso”, anzi ha condotto i suoi a 38 gol in 14 gare (senza contare i 9 gol in 4 gare di Coppa Puglia), una media superlativa di 2,6 gol a match. Il tutto sostenuto da un attentissimo reparto difensivo e da uno straordinario estremo difensore, che hanno concesso solamente 7 reti, senza mai subire più di un gol a partita. Dati di tutto rispetto, figli del profondo feeling che è nato tra il mister e i suoi uomini, che si staranno facendo notare dal mondo del calcio dilettantistico locale, anche di serie superiore. In questi casi la suggestione nasce spontaneamente: “Arriverà un altro trofeo a Canosa, per mano del Canusium?” E’ anche vero che “non c’è due senza tre” quindi la società rossoblu lo deve alla città. “E in coppa, cosa accadrà?” Lasciateci sognare, magari un trofeo, magari due, l’importante è tenere alti i nostri colori, sempre.
Pasquale Alfieri
