Il fatto che il Movimento abbia liquidato il mio appello, (l’ennesimo dopo i tanti rilanciati nel corso dei Consigli Comunali ad affiancare e collaborare con gli esercenti le attività produttive), come uno spot denigratorio, anzichè come occasione di dialogo per la soluzione ragionevole dei problemi sollevati, e l’ esternazione sadica e spietata in lessico burocratese con la quale si invita l’esercente a ritirare una autorizzazione capestro, confermano ove ce ne fosse ancora bisogno, il narcisismo compulsivo da cui è affetta questa amministrazione. La minaccia velata poi rivolta allo scrivente per il ruolo nella Fondazione Archeologica dimostra l’ignoranza che regna sovrana nel Palazzo, giacchè ignora che vi sono siti come San Pietro, Ipogeo Monterisi Rossignoli, Arco Varrone, Ponte Romano che versano in grave stato di deterioramento a differenza di quelli affidati alla Fondazione Archeologica. Ma ovviamente il senso del mio intervento, che l’intelligenza limitata degli interlocutori ha totalmente frainteso, non era quello di imputare all’amministrazione quel degrado (anche se è noto che da tempo la Soprintendenza sollecita gli espropri e la Regione ha messo a disposizione i fondi ma per questo è giusto dare ancora tempo a questa amministrazione anche se le premesse non sono confortanti) ma di evidenziare il paradosso per il quale la pubblica amministrazione si mostra così zelante nella tutela di un palazzo ottocentesco penalizzando un’attività commerciale e poi si giri dall’altra parte di fronte allo stato di abbandono di tanti altri beni culturali ed archeologici. Questo ovviamente come ho detto a chiare lettere non significa che si debbano violare le leggi ed i regolamenti ma semplicemente che si debba operare con intelligenza e buon senso nella ricerca di soluzioni che nel caso di specie sono semplicissime. Cosa c’entri poi io e la mia casacca con i problemi che sollevo nell’interesse pubblico e nel mio ruolo istituzionale si può intuire solo nelle becere frustrazioni di chi concepisce simili acrobazie logiche. Non e’ vero che sono attivo solo su facebook avendo ripetutamente in consiglio comunale pregato gli amministratori di stare al fianco degli esercenti in questa fase delicata di transizione tra il vecchio e il nuovo regolamento per evitare gravi ripercussioni economiche. Non ho scritto io “il Sindaco ha negato” e’ una semplificazione giornalistica. Al di la delle chiacchiere da dare in pasto ai suoi fans io e il Sindaco ci siamo capiti in una precedente conversazione. Quindi pregherei gli amministratori di adoperarsi per la soluzione dei problemi che a parole sta a cuore a tutti. Il suo giudizio e quello degli adepti sulla su come interpreto il ruolo di consigliere di opposizione mi e’ del tutto indifferente l’importante e’ che io non debba più vedere un esercente, che in questo paese e’ un eroe, essere vessato dalla burocrazia.
Enzo Princigalli – Consigliere comunale
