La consigliera regionale Grazia Di Bari ha partecipato al convegno “Tufarelle: basta discarica! Stop fuochi e odori sospetti“ che si è tenuto nella serata dello 19 settembre presso l’Auditorium dell’Oasi Minerva a Canosa di Puglia. “””Sono stata sempre sincera. – Esordisce così la consigliera Grazia Di Bari a margine del convegno sui social – Estremamente sincera. Anche quando ho avuto paura e devo dirlo perché siamo esseri umani. La verità non ti indebolisce: ti rende affidabile. Non so cosa fanno gli altri, so ciò che faccio io. Ascolto i dubbi, le incertezze, le ferite, le paure, i bisogni di chi vive nella mia terra. Li ho accolti e poi ho agito con tutta la trasparenza e l’onestà che ho. Su Tufarelle non uso giri di parole: è una ferita ancora aperta. A Canosa, insieme ai componenti del Comitato No Discarica e al dottor Dino Leonetti, abbiamo scelto di guardare in faccia un tema scomodo e drammaticamente attuale: l’inquinamento e il suo impatto sulla salute delle nostre comunità. Abbiano lavorato senza fare sconti: abbiamo denunciato criticità, coinvolto esperti e portato il problema in Regione, in Commissione Ambiente. Non è stato facile e non tutti hanno voluto esporsi, ma non mi sono fermata. Abbiamo raccolto segnalazioni, organizzato incontri pubblici e ne faremo degli altri. Non siamo stati fermi ma non bastano se a impegnarsi siamo in pochi. Il silenzio non è prudenza, è complicità. Per questo chiedo con forza bonifiche reali, controlli seri e la chiusura definitiva di pratiche che avvelenano la nostra terra. La salute non è un privilegio: è un diritto. Il mio impegno continua, giorno dopo giorno. Finché mi affiderete la vostra fiducia – ha concluso la consigliera Grazia Di Bari – e la responsabilità di rappresentarvi, resterò qui, a viso aperto, senza sconti per nessuno. Io ci sono. Sempre.””” Al convegno “Tufarelle: basta discarica! Stop fuochi e odori sospetti” hanno inoltre preso parte intervenendo l’avvocato Enzo Princigalli, il dottor Dino Leonetti e il dottor Nino Imbrici e Cosimo Pellegrino, in veste di moderatore. .
