Lo scorso 21 marzo, a Roma, presso la Libreria Eli, la canosina Anna Murante ha presentato il “suo” libro, intitolato “La vita contromano”, per Youcanprint Editore, con il giornalista e scrittore Daniele Poto e l’attrice Luana Cannistraci. Una prima considerazione su questa libreria diversa nel suo approccio non solo alla lettura, ma anche alla pittura, una idea di avanguardia che supera i confini romani e nazionali. A far da cornice i quadri della mostra “Corpo a Corpo/Corpo a Cuore”, inaugurata il 16 marzo 2024, con le opere di Rasta Safari e Houra Farzaneh, due coraggiose artiste Iraniane, eredi della millenaria cultura persiana. Queste due donne sono state il giusto coronamento della presentazione del libro della nostra concittadina Anna Murante con Daniele Poto, “attraverso la storia vera di una donna che, lottando contro i pregiudizi, s’insedia a Roma e, partendo dalla gavetta, si conquista un solido presente, documentando un piccolo spaccato della storia d’Italia: dal terrorismo a Berlusconi fino all’attuale temperie. La serenità si rompe quando suo figlio va incontro a un tragico destino. Quel ragazzo fortemente amato era la ragione di una vita. Metabolizzando il lutto con il racconto di questa parabola Anna Murante ci consegna uno spaccato intimo di questo percorso sofferto e irrisolto, irrorato dalla speranza di una redenzione, forse anche religiosa. Daniele Poto ha solo cercato di restituire al meglio la sua gioia e il suo dolore.”
Tina, mia moglie, è cugina di Anna di cui conoscevo per intero la storia fatta di luci ed ombre ma la maestria della conduzione del giornalista e le schiette risposte della Murante hanno reso piacevolissima e commovente la serata. “La vita contromano”, il titolo del libro è azzeccatissimo: il giovane compagno libico, una gravidanza atipica, prima rifiutata, poi accettata con gli occhi di una madre che vede il proprio figlio in braccia altrui, in una casa altrui. Anna ritrova anche con il fattivo aiuto della famiglia la forza di cominciare la salita contromano con il sorriso del suo Roberto che da coraggio nei momenti bui. Il bimbo cresce, Anna trova un lavoro , crea con il supporto di papà Sabino e mamma Rosa, un suo nido familiare. La vita assume un carattere tranquillo illuminato dal sorriso naturale, mai forzato di Roberto(fidanzato giovane di una bella signora). Seguono gli studi al Liceo Avogadro , il corso di laurea , la gioia di un figlio che si laurea e scrive sul libro della tesi una dedica commovente alla mamma coraggio della sua vita .
Anche le storie di tre amori senza amore non abbattono il carattere di una donna forte che ha imparato anche a vivere da single e poi anche di una giovane nonna ,orgogliosa del suo nipotino. La felicità, l’equilibrio si rompe con la morte in un brutto incidente ad un incrocio della via Nomentana di Roberto. Tornano le ombre, la depressione, troppo forte la perdita di un figlio ragione di una vita. Ora una nuova resurrezione, il dolore viene metabolizzato nel ricordo, il libro serve ad Anna ma anche a noi per ricordare che la lotta di donne sole ha un senso, che Roberto dal Cielo bacia ancora moglie, figlio, mamma. Pregevole il supporto nella stesura di questo racconto dolce-amaro del giornalista Daniele Poto che ha incanalato con maestria gioie e dolori, ridando ad Anna la voglia di riprendere il suo cammino contromano .
Nunzio Valentino
