Sfide o meglio challenge. Questo è anche il mondo degli adolescenti sui social. Sfide inoffensive come balletti, canzoni cantate al karaoke, prove di abilità assolutamente innocue. Ma anche sgambetti, la “Skullbreaker challenge” o legarsi una cintura al collo per provocare asfissia come l’ultima, la “Black out challenge”. I social non sono pericolosi in sé ma è pericoloso l’uso che se ne può fare lanciando sfide folli o accettandole anche a rischio della vita. Per questo vengono forniti dei consigli di buon senso ai genitori:
– Assicurarsi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle sfide online. I ragazzi spesso si credono immortali e invincibili per una immaturità delle loro capacità di prevedere le conseguenze di ciò che fanno.
– Monitorare la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi. Mostratevi curiosi verso ciò che tiene i ragazzi incollati agli smartphone: potrete capire meglio cosa li attrae e come guidarli nell’uso in modo da essere sempre al sicuro.
– Se si trovano in rete video riguardanti sfide pericolose, se sui social compaiono inviti a partecipare a challenge, se i figli ricevono da coetanei video riguardanti le sfide, segnalateli subito alla Polizia Postale anche online sul sito del Commissariato di PS on line.


































