Il 23 Febbraio 2017 passerà alla storia del Teatro Comunale “Raffaele Lembo” per aver ospitato il cittadino più illustre di Canosa di Puglia, Lino Banfi, il “maestro della risata all’italiana”. E’ stato il protagonista assoluto di “Stasera Lino”, a cura dell’amministrazione comunale in collaborazione con il Team Banfi Day Fan Club di Saverio Luisi, durante la quale è stato omaggiato delle Chiavi di Canosa da parte del sindaco Ernesto La Salvia, per aver dato lustro al territorio nel corso della lunga carriera artistica, tra cinema, teatro e TV. Il legame tra Banfi e Canosa è stato così siglato indissolubilmente tra gli applausi ed i consensi del pubblico. Poche ore prima di accedere al teatro per la serata in suo onore, Lino Banfi ha ricoperto delle vesti totalmente differenti da quelle in cui siamo abituati a vederlo: è stato un turista d’eccezione, presso il Museo Archeologico di Palazzo Sinesi a Canosa di Puglia, sede della Fondazione Archeologica Canosina Onlus, presieduta da Sabino Silvestri. Il primo cittadino Ernesto La Salvia, l’assessore allo Spettacolo Elia Marro ed il direttore del polo museale, l’architetto Alfredo De Biase, hanno accompagnato Lino Banfi lungo i corridoi per la visita delle sale del Palazzo Sinesi, ospitanti la mostra “1912, un ipogeo al confine. La Tomba Varrese”, una collezione di oltre 400 reperti del IV-III sec. a.C. provenienti dall’Ipogeo Varrese. Quest’ultimo, come gli altri siti archeologici che arricchiscono la città di Canosa, ha dato alla luce preziosi reperti: vasi apuli a figure rosse, ceramica dorata e listata, elementi in alabastro, una corazza anatomica in bronzo e gli straordinari vasi plastici e policromi canosini. Palazzo Sinesi, edificio dell’ottocento, è stato anche la location dell’intervista durante il programma “Buon Pomeriggio” di TeleNorba, condotta da Michele Cucuzza a Lino Banfi che ha raccontato della giornata trascorsa tra le vie canosine in compagnia del primo cittadino. In merito, ha scherzosamente affermato di essere stato definito “un pezzo fondamentale della storia di Canosa di Puglia” come uno dei reperti archeologici che hanno fatto da sfondo durante la diretta televisiva. Varie battute ironiche tra il comico e il presentatore Cucuzza hanno contrassegnato la conversazione tra i due, incentratasi su ricordi di gioventù, aneddoti sulla difficoltosa carriera artistica e speranze per il futuro dei giovani pugliesi che non devono mai smettere di sognare, anzi di pensare che molti sogni possono diventare realtà.
Ilenia Pontino
