Quando parliamo di ecologia intendiamo la pulizia e il rispetto dell’ambiente che è la nostra casa. Questo tema è divenuto così importante tanto che lo stesso Papa Francesco vi ha dedicato un documento pontificio. Ma la sporcizia e l’inquinamento esterno sono il frutto del cuore e le sue conseguenze conducono all’indigenza, alla miseria e alla morte. Come il frutto è alimentato dalla radice, la quale non si vede, così il mondo è alimentato dal cuore umano. Se si vive nell’apparenza il bene sarà solo una patina sull’abisso della cattiveria. Bisogna ricercare la sobrietà per non far sì che i volti non diventino maschere. Siamo non ciò che vediamo, ma ciò che sentiamo. La violenza della società e le nefandezze inenarrabili sono la scrittura sociale dei pensieri abitati nel cuore. Stiamo riscoprendo la necessità di differenziare i rifiuti, di usare energie alternative e di prendere a cuore la questione ecologica. Ma per prendere a cuore la questione ecologica, non è forse più importante prendere ecologicamente la questione del cuore? Un cuore buono e non cattivo, limpido e non sporco, autentico e non ipocrita, porta con sè la guarigione del mondo. Come nelle malattie vediamo i sintomi, così nel male vediamo i frutti. Come le malattie sono generate dai virus nascosti nel corpo, così i virus del male nascono dal cuore. Solo un’ecologia del cuore può guarire il mondo, può rimettere al centro la bellezza. La casa dove abita l’uomo è il mondo, allo stesso modo la casa del suo spirito è il cuore. Dal mondo che vogliamo comprendiamo che cuore abbiamo. Se dunque desideriamo un mondo ecologicamente sano, iniziamo a sanare il cuore purificandolo. Prima del cuore altrui è il proprio cuore che va rinnovato e rigenerato. Cambiare sè stessi trasforma il mondo. Il sipario e la scenografia del mondo trovano la verità dentro il proprio cuore, fuori infatti vi si trova una ingannevole illusione. La bontà è figlia del cuore che danza e trasforma l’opera umana. Il cuore coinvolge l’uomo e sconvolge il mondo. L’ecologia del cuore riscopre l’uomo e redime il mondo, in un faccia a faccia deciso tra realtá e inganno.
Salvatore Sciannamea
