“La pandemia ha accentuato le difficoltà non solo dei lavoratori attivi, ma anche quelle dei tanti anziani fragili, esponendoli sempre più ad un disagio crescente, ampliato e strutturale che ha causato il loro impoverimento, incrementando solitudine e marginalizzazione. Risulta quindi indispensabile rafforzare il welfare radicandolo meglio sul territorio. E le Amministrazioni comunali rappresentano sul territorio gli unici catalizzatori di interventi economici volti a trasmettere sicurezza ai nostri anziani”, sostiene Pelagio.
“Tali risorse, presenti oggi nelle disponibilità degli Enti Locali, dovrebbero sempre essere spese in modo omogeneo, rapido ed efficace considerando le esigenze e le necessità degli aventi diritto”, aggiunge il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D’Alberto
“Per difendersi dal momento difficile che incide ulteriormente sulle condizioni di povertà abitativa, le fasce più deboli sono oggi costrette in alcuni casi a scegliere le misure di co-housing in alternativa agli sfratti. Si pone, inoltre, con forza e urgenza, la questione della sanità territoriale. Per questo sia come sindacato vogliamo collaborare con gli organi e gli enti che ne hanno titolarità con lo scopo di aumentare l’offerta sanitaria all’interno della nostra comunità, ponendo un accento forte sull’integrazione socio-sanitaria. Pensiamo sia fondamentale dare dignità agli anziani offrendo in primis un welfare dedicato e garantendo accesso a servizi sanitari di qualità sul territorio, puntando sull’invecchiamento attivo favorendo momenti di incontro e di socialità”, concludono Spi e Cgil Bat.



































